Oggi ore 18.00 le biciclette si riprenderanno le strade!

Non dimenticate l'appuntamento di oggi... in piazza Arsenale
Il 2012 è un anno particolare. Si festeggia il 20° compleanno dalla nascita della CM (a San Francisco) e il 10° della CM italiana. E non c'è niente di meglio per festeggiare che una bella pedalata perché ...
... noi non bloccheremo il traffico, noi SIAMO il traffico.

7 commenti:

  1. Oggi io e mia moglie abbiamo partecipato.
    Ci è sembrata una bellissima iniziativa ma c'è tanto da lavorare!
    Era piacevole vedere i passanti stupiti e gli sguardi sgomenti degli automobilisti che si trovavano imbottigliati in questo organismo ciclistico.
    Dopo un po' ci siamo staccati dal gruppo perché abbiamo assistito ad alcune scene che non avremmo mai voluto vedere e che secondo noi arrecano solo danno alla bicicletta, ai ciclisti ed alla mobilità sostenibile.
    Mi riferisco a chi, con fare baldanzoso e spavaldo, animato dalla forza del gruppo, invadeva la carreggiata opposta costringendo le macchine a fermarsi (giusto per creare scompiglio, non per reali necessità), provocava verbalmente automobilisti e scooteristi, o addirittura a quel ragazzo che in via Volta ha deliberatamente dato una manata allo specchietto di un furgone che proveniva nel verso opposto (il guidatore è giustamente sceso e il ragazzo è scappato come un codardo per non assumersi la responsabilità del gesto scriteriato).
    Non credo che la critical mass sia l'occasione per fare queste cretinate vandale che uno da solo non avrebbe il coraggio di fare (e meno male!).
    Oggi non solo ABBIAMO BLOCCATO IL TRAFFICO ma abbiamo anche VIOLATO LE REGOLE BASE DEL CODICE DELLA STRADA E DELLA BUONA EDUCAZIONE.
    Credo che tutto questo non faccia bene alla bicicletta, a chi crede che una mobilità sostenibile sia possibile, a chi tutti i giorni si batte (e si comporta da ciclista virtuoso) per innescare un cambio di mentalità in chi odia i ciclisti, ma che dia solo nuovi argomenti di attacco a chi considera la bici "un passatempo per anziani e perdigiorno".

    Detto questo spero che la massa critica continui ad invadere pacificamente le strade di Verona, ma che lo faccia in modo intelligente.

    Alberto

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    1. @avalente
      "ha deliberatamente dato una manata allo specchietto di un furgone che proveniva nel verso opposto"

      veramente il furgone ha appositamente fatto una rapida manovra arrivando quasi ad invadere la corsia dove transitava la critical mass. E' bastata alzare una mano per trovare, all'interno della propria corsia di marcia, lo specchietto del furgone. se si trovava lì è perché aveva arrogantemente oltrepassato la linea di mezzeria mettendo pure a repentaglio la sicurezza dei ciclisti.

      non si capisce che la critical mass serve anche ad evidenziare le contraddizioni del mezzo automobilistico e a sottolineare l'aggressività insita al suo territorio privato in movimento, all'auto e al suo proprietario?

      quanto ai vari fascisti dell'hellas chiusi nelle loro auto a schiacciare sull'acceleratore per andare a fare le scimmie in curva, con tutto rispetto per i primati... beh, anime belle scaligere SVEGLIATEVI!

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    2. Guarda.. lascia stare.. stai cercando di difendere l'indifendibile.. Io ero due metri più indietro, ho visto tutto in prima persona e fatalità avevo proprio lo sguardo in quella direzione. Il furgone non ha fatto nessuna manovra azzardata (se come dici si fosse anche solo avvicinato alla linea di mezzeria avrebbe fatto una strage visto la larghezza del gruppo di bici), è stata solo una bravata da codardo di quel ragazzo che poi infatti se l'è data a gambe. Sarebbe bello che venisse lui qui a spiegarci il perché del suo gesto e come ritiene che possa aver aiutato la diffusione e l'accettazione della bicicletta a Verona..

      Poi mi fanno abbastanza ridere le frasi filosofeggianti dietro cui si cerca di nascondere vandalismo e violazione di leggi e norme.
      Credo fermamente che per aiutare la diffusione della cultura della bicicletta a Verona sia necessario abbandonare tutte le provocazioni violente ed aggressive.

      "quanto ai vari fascisti dell'hellas chiusi nelle loro auto a schiacciare sull'acceleratore" ecco vedi, stai mescolando ideologie (magari a te care) ma che non c'entrano nulla con la mobilità sostenibile. Ti prego di mantenere separati i capitoli.
      Se vuoi fare la lotta ai "fascisti dell'hellas" non farlo in nome della bicicletta. Se vuoi LAVORARE (nota non ho detto _lottare_) per aiutare la bicicletta a Verona, allora eccomi, sono al tuo fianco!

      Mi piacerebbe ci fosse la possibilità di discutere con voi di questi argomenti a voce o su un forum un po' più articolato di questi commenti blogspot.

      Buon primo maggio
      Alberto

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    3. certo, ne parleremo quando i pacifisti ad oltranza smetteranno di detenere lo scettro della Verità, quando si metteranno in discussione.
      Ne riparleremo quando userai il tuo corpo in termini politici, quando accetterai l'ideologia come unico volano di cambiamento, quando non denigrerai la filosofia, cioé la prospettiva sul mondo che ha l'Altro, quello che è diverso da te.
      Ne parleremo quando l'antifascismo sarà un valore condiviso in una città che soffoca di fascismo anche per quelli che tacciono e lasciano correre.
      Ne parleremo quando smetterai i lugubri panni del moralista legalista.
      [Sai, ricordo quelli come te, a Genova, andavano incontro alla polizia a mani alzate, convinti di uscirne illesi, convinti della propria verità di fronte alla legge, a FIANCO della Legge. Poi sono tutti finiti con la testa rotta. Io non ci ho mai creduto, e ho portato la pelle a casa.]
      Intanto ognun per sè, chi a subire l'arroganza di un suv chiedendo ad un Sindaco condannato per razzismo la gentile CONCESSIONE di una pista ciclabile, chi a tagliargli le gomme, conquistando il proprio diritto.

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  2. perché non parli delle provocazioni di alcuni automobilisti che appellavano i partecipanti con: zecche di merda? comunisti del cazzo? E del ragazzo (rasato, con felpa hellas verona con celtica a lato)che sceso dalla macchina ha usato spray al peperoncino ad un gruppo di ragazzi che li impediva il passaggio?
    Per quanto riguarda il discorso " invadeva la carreggiata opposta costringendo le macchine a fermarsi " il critical mass nasce nei primi anni novanta come evento per smuovere la sensibilità delle persone verso la bicicletta come mezzo di trasporto, e il significato di critical vede proprio la formazione di disagio nella città per la parte di automobilisti.
    "animato dalla forza del gruppo" lo stesso critical mass per mass intende il gruppo di persone che si fa forza per portare un'idea. A Parigi e Berlino pure a Budapest la massa critica si trova in mezzo ad un incrocio fino a quando non si riesce a bloccarlo (a rendere la situazione critica) e successivamente si percorre una delle strade principali questo è il critical mass se invece pensavi fosse una biciclettata sociale non lo è.
    Spero che la prossima critical mass riesca a disturbare ancor più e far pensare le menti apatiche di questa città.
    per il resto buona bicicletta a tutti

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    1. Purtroppo non sono riuscito ad esserci...

      però onestamente le tue argomentazioni lasciano il tempo che trovano...

      E' fondamentale non far scadere la manifestazione in scontro, secondo me è importante non provocare e non rispondere alle provocazioni!

      Il disagio già si forma nel momento in cui tutte le macchine sono costrette a rallentare per lasciar passare le biciclette, senza alcun bisogno di invadere le corsie della direzione opposta. La bicicletta in questi ultimi anni ha già cambiato la sua immagine... sempre più spesso è inserita nelle pubblicità, perché ormai è collegata a qualcosa di positivo, pulita, silenziosa... è necessario chiedere maggiore rispetto e maggior spazio e percorsi dedicati.

      Non credo che una manifestazione di arroganza da parte dei ciclisti possa far ottenere qualcosa, tanto meno in questa città.

      Lo stupore, la meraviglia generata sono ricordi positivi che vanno nella direzione giusta, facendo "pensare le menti apatiche di questa città", arrivare allo scontro agli insulti, non fa bene a nessuno... Chiude solo il confronto. Porta le persone a difendersi rifugiandosi nei soliti cliché. Ottenendo esattamente l'opposto, vai a rafforzare la loro idea, il loro pregiudizio, anzi dai loro la dimostrazione che hanno ragione! ci sono ciclisti talmente maleducati da credere di poter fare qualsiasi cosa.

      Speriamo che la prossima critical mass sia occasione non per disturbare, ma per stimolare, per porre degli interrogativi, per aprire ad un dialogo costruttivo partecipato e condiviso sulla città.

      Pietro

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  3. gli insulti sono stati reciproci,se c'è da condannare ce n'è per tutte e due le parti.l'automobilista non è sceso dalla macchina,e lo spray non so se era al peperoncino,io ci ero vicina ed ho sentito solo profumo.certo non ha fatto una bella cosa,si poteva continuare ad insulti.
    quanto a rompere le scatole non c'è bisogno di invadere tutte le corsie, si rompe lo stesso a sufficienza.
    certo,c'è chi vorrebbe la guerra,basta che poi non si dichiari pacifista,e che non si coinvolgano altri che la guerra non la vogliono e che non erano là per quello,ieri.
    Maria

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